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Carta Positiva

Il concetto di “positivo diretto” non è di certo nuovo nella fotografia, ci dovrebbe portare invece alla nascita della fotografia stessa.

 Ci riporta a quel’ “Autoritratto in figura di annegato” con cui Hippolyte Bayard nel 1840 denunciava la scarsa attenzione indirizzata verso la sua tecnica fotografica.

Bayard era un funzionario del Ministero delle Finanze Parigino che il 14 Luglio 1839 inaugurò la PRIMA mostra fotografica della Storia. Il suo processo era innovativo e produceva, appunto, un Positivo Diretto su Carta.

Questa tecnica, vicina per nitidezza al Calotipo di Talbot (che però era riproducibile) ma lontano dalla nitidezza estrema del Dagherrotipo di Daguerre, rese Bayard un PIONIERE SFORTUNATO.

Proprio per questo, per protesta, egli mise in scena una raffigurazione di se stesso seminudo, appoggiato contro una parete come se fosse morto. È la morte della fotografia.

 

Sul retro della Fotografia riportava:

“Il cadavere che vedete qui è quello di Monsieur Bayard… L’Accademia, il Re, tutti quelli che hanno visto le sue immagini le hanno ammirate, come fate voi. L’ammirazione gli ha portato prestigio, ma neppure un soldo. Il governo, che ha dato tanto a M. Daguerre, ha detto che non poteva fare assolutamente nulla per M. Bayard, e l’infelice si è annegato”

Per fortuna Bayard in realtà non si diede la morte e continuò a fotografare, utilizzando anche le tecniche di Daguerre e Talbot.

La carta positiva moderna rappresenta una versione tecnologicamente avanzata delle tecniche positive antiche. Un moderno ritorno al passato con un pizzico di tecnica in più.

Gli usi di questa carta possono essere diversi: da un lato può essere usata normalmente in camera oscura per la FOTORIPRODUZIONE o l’ingrandimento di pellicole positive; dall’altro lato può essere usata per la RIPRESA DIRETTA.

La Ripresa diretta può essere eseguita in diversi modi, con un semplice foro stenopeico, con una fotocamera analogica comune (previo ritaglio della carta a misura) o con un banco ottico.
L’ultima scelta è sicuramente la più prestante e comoda, la carta viene infattvi fornita nei tre formati principali di produzione degli chassis per banco ottico: 4×5, 5×7 e 8xI0; basterà semplicemente caricare il foglio all’interno dello chassis e saremo pronti a scattare.

SPECIFICHE TECNICHE

La DP-Positive è una carta in cui l’emulsione è stesa su un supporto plastico in POLIESTERE, il MELINEX, questo la rende molto resistente (difficile da strappare) e molto durevole nel tempo.

La SENSIBILITÀ di questa carta è piuttosto bassa, si aggira intorno ai 3-6 ISO a seconda della temperatura di luce che utilizziamo: verso lo spettro blu avremo maggiore sensibi- lità, viceversa verso il rosso. Nella media di utilizzo abbiamo riscontrato una sensibilità che si avvicina maggiormente ai 4 ISO.
Tramite l’uso di luci artificiali siamo arrivati ad un calcolo forfettario dei watt necessari per illuminare uno scatto, che sia aggira tra gli 8OOW e i I2OOW a seconda della scena ripresa.

Il CONTRASTO di questa carta risulta essere MEDIO/ALTO con una scala di grigi molto ridotta, il “bugiardino” all’interno della confezione riporta una corrispondenza con i gradi di contrasto 3/4.
I NERI risultano essere molto profondi e i BIANCHI brillanti e dalle tonalità argentee. Guardando una stampa con luce radente si noterà la composizione argentea della carta.

ARRESTO

Il bagno di arresto per la carta, spesso eseguito con un arresto in acqua, in questo caso diventa di gran lunga preferibile.

L’utilizzo di un chimico dedicato per l’arresto, soprattutto dopo aver usato un bagno di sviluppo così energico diventa importante. Da un lato evita semplicemente la contaminazione del fissaggio in tempi molto più brevi del previsto. Dall’altro lato prepara chimicamente il supporto ad essere fissato, facendo passare la carta da un ambiente alcalino di sviluppo verso un ambiente acido di fissaggio (essendo già lo stop di acido). Inoltre stoppa in maniera più repentina lo sviluppo.

La TEMPERATURA dei bagni di STOP e FISSAGGIO è meno cruciale rispetto a quella del bagno di sviluppo, è consigliabile comunque mantenere uniformità tra le temperature dei bagni per evitare inutili shock termici al supporto.

SVILUPPO

Lo SVILUPPO della DP-Positive segue esattamente i processi tradizionale di tutte le carte fotografiche negative secondo la scansione sviluppo-stop-fissaggio.

Nello sviluppo va però seguito un accorgimento fondamentale, l’uso di un rivelatore a base di IDROCHINONE, possibilmente in una diluizione molto energica.
Personalmente ci siamo trovati molto soddisfatti dall’uso del comunissimo Ilford MULTI- GRADE in diluizione I+9 (quella consigliata per la carta baritata).

La TEMPERATURA di sviluppo ideale è tra i 2O° e i 24° centigradi.

I test eseguiti con Rivelatori diversi hanno dato risultati poco soddisfacenti (difficoltà di comparsa dell’immagine anche con tempi biblici di sviluppo) e alle volte totalmente inconcludenti (l’immagine appariva giusto come una leggera velatura).

Il TEMPO di sviluppo deve essere tra i 3 e i 5 minuti (consigliato), abbiamo appurato però che dopo i 3.3Omin non appare più nulla sulla carta, dopo questo limite di tempo i neri son già arrivati a maturazione e possiamo arrestare lo sviluppo.
Una leggera accelerata allo sviluppo si può ottenere con una leggera agitazione della bacinella nei primi minuti.

FISSAGGIO

Per il FISSAGGIO di questa carta è sufficiente un semplice FIXER per carta/pellicola, in questo caso la diluizione standard andrà benissimo, senza usare necessariamente una diluizione da “fissaggio rapido”.
Personalmente abbiamo usato Il FIXER Ars-Imago con la diluizione standard I+9 e dei tempi che oscillano dai 3:OO ai 5:OO minuti.

 

LAVAGGIO

Diversamente da altre carte, per la DP-Positive è consigliato un lavaggio con un bagno imbibente.
Questo passaggio, corrispondente a quello utilizzato nel processo di sviluppo delle pellicole b/n, serve a ridurre la tensione superficiale dell’acqua, facilitando lo scorri- mento di quest’ultima sulla superficie plastica della carta in fase di asciugatura.